Vademecum INAIL punture di insetti e rischi sul lavoro

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Disponibile da parte dell’INAIL (redatto dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Istituto) il Vademecum contente uno studio sulle infezioni trasmesse dalle punture di e sui pericoli per chi lavora all’aria aperta.

Come noto, sono diverse le attività lavorative (agricoltori e allevatori, forestali e guardia parchi, giardinieri, veterinari e addetti ai maneggi) che, svolgendosi all’aperto, determinano una esposizione più alta al rischio di punture di insetti (zanzare, zecche e pappataci). Per questo si è reso necessario il vademecum redatto dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’INAIL.

L’Istituto ha chiarito che le infezioni trasmesse dagli artropodi all’uomo sono definite tecnicamente “zoonosi vettore trasmesse” e rappresentano un  problema rilevante per la sanità pubblica. Sempre l’INAIL informa che negli ultimi anni sono progressivamente aumentati in Europa e nel nostro Paese  i casi importati e autoctoni di patologie virali di origine tropicale (il 75% delle malattie emergenti a livello mondiale), in conseguenza dei cambiamenti climatici come anche di altri fattori naturali e antropici (le migrazioni, le modifiche ambientali, l’espandersi dell’agricoltura intensiva, l’incremento dei viaggi e del commercio di animali).

Il Ministero della Salute ha diffuso circolari su alcune infezioni allarmanti e sulle misure da attuare, fra i quali si ricordano quella relativa alla Chikungunya (malattia virale caratterizzata da febbre e forti dolori trasmessa all’uomo dalle punture di zanzare infette, balzata agli onori della cronaca a fine 2017 in particolare a Roma e nel Lazio).

Relativamente ai lavoratori a rischio e alle misure di prevenzione, il Vademecum sottolinea che sebbene il rischio da punture di zanzare e pappataci e da morsi di zecche interessi l’intera popolazione, a esserne colpiti professionalmente sono principalmente i lavoratori che svolgono la loro attività all’aria aperta.
Per le categorie interessate, il datore di lavoro deve garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori attraverso misure idonee di protezione e prevenzione nonché di profilassi (in conformità alle norme del d.lgs. n. 81/2008 e ss.mm.).
Nello specifico, solo per l’encefalite sono a disposizione vaccini sicuri raccomandati per contadini, per il personale militare operante in zone di pericolo infettivo, e per viaggiatori ad alto rischio diretti ad aree endemiche.

Il Vademecum, per concludere, riporta anche alcune norme comportamentali e di controllo ambientale da adottare, al fine di evitare e/o ridurre al minimo il rischio di punture di insetti attraverso l’utilizzo di indumenti chiari o che non lascino scoperte parti del corpo, mentre per le seconde viene raccomandato l’uso di repellenti per insetti o l’installazione di barriere meccaniche come zanzariere o impianti di condizionamento.