L’Unione Europea provvede a disciplinare nuovamente la riduzione, la minimizzazione e l’eliminazione dei rilasci e la gestione dei rifiuti finalizzata a contrastare il rischio di contaminazione.
Infatti sono stati apportati importanti cambiamenti alla legislazione in materia di inquinanti organici persistenti (POP): all’interno della G.U.C.E. L del 25 giugno 2019, n. 169, ha trovato pubblicazione il regolamento (Ue) 2019/1021 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 inerente gli inquinanti organici persistenti.
Il documento regola:
- il controllo della fabbricazione, dell’immissione in commercio e dell’uso, e inserimento di sostanze nell’elenco;
- le deroghe alle misure di controllo;
- gli obblighi per chi detenga scorte;
- la riduzione, la minimizzazione e l’eliminazione dei rilasci;
- la gestione dei rifiuti in merito al rischio di contaminazione;
- i compiti dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche e del forum per lo scambio di informazioni sull’applicazione istituito dal regolamento (CE) n. 1907/2006;
- i piani di attuazione;
- l’attività di monitoraggio e lo scambio di informazioni tra Commissione, Agenzia europea per le sostanze chimiche e Stati membri;
- l’assistenza tecnica;
- le sanzioni;
- i formati e i software per la pubblicazione o la notifica delle informazioni;
- l’esercizio della delega da parte della Commissione.
Riguardo ai Pop, di recente, fu comunicata, a nome dell’Unione europea, la posizione da adottare nel corso della nona riunione della conferenza delle parti per quanto riguarda le modifiche degli allegati A e B della convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti, tramite la pubblicazione della decisione (Ue) 2019/639 del Consiglio del 15 aprile 2019