Il Ministero dell’Interno con il decreto del 15 settembre 2022, pubblicato sulla G.U. del 24 settembre 2022,
apporta modifiche al decreto 1° settembre 2021, riguardante i criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio.
L’aspetto più importante è la proroga delle disposizioni relative alla qualificazione dei tecnici manutentori che entreranno in vigore solo a decorrere dal 25 settembre 2023.
Il decreto in questione interviene a cambiare i contenuti minimi della formazione del tecnico manutentore qualificato per i sistemi di evacuazione naturale di fumo e calore, i sistemi di ventilazione orizzontale del fumo e del calore e i sistemi a polvere.
Infine, le conoscenze, abilità e competenze generali che deve possedere il tecnico manutentore qualificato devono riguardare ciascuno dei compiti e delle attività tecniche previste. Per il dettaglio delle conoscenze, abilità e competenze specifiche delle singole figure di tecnico manutentore qualificato a seconda della tipologia di impianto, attrezzatura e altro sistema di sicurezza antincendio, si rimanda alle pertinenti norme tecniche applicabili.
Aspetto importante che non è stato trattato, ma tanto dibattuto in questi ultimi è quello dei docenti. Con l’entrata in vigore della nuova normativa, si riterranno qualificati solo i docenti che possiedono un documentata esperienza come formatori in materia teorica antincendio di almeno cinque anni con un minimo di quattrocento ore all’anno di docenza.
Il valore delle ore di formazione è davvero alto, tanto da aver stimolato le associazioni di categoria, compresa la nostra, a chiedere una rivisitazione della norma e portare il numero a quaranta e non quattrocento.
Considerata la proroga, è possibile sperare che durante tutto questo periodo il Ministero abbia il tempo per intervenire ad alleggerire le difficoltà da più parti segnalate connesse alle modalità di qualificazione della figura del manutentore antincendio e dei docenti formatori.
a cura del Centro Studi CNAI