Previsto, dalla legge di Bilancio 2019, un credito d’imposta del 65% per gli interventi su edifici e terreni pubblici, dalle bonifiche da amianto al risanamento dal dissesto idrogeologico.
Infatti la legge di Bilancio 2019 stabilisce all’art. 1, commi dal 156 al 161, un credito d’imposta del 65% per gli interventi su edifici e terreni pubblici.
Nello specifico, il credito d’imposta è stabilito per le erogazioni liberali in denaro svolte nei periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2018, per interventi su edifici e terreni pubblici, sulla base di progetti presentati dagli enti proprietari, che sono relativi a:
– bonifica ambientale, compresa la rimozione dell’amianto dagli edifici
– prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico
– realizzazione e ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate
– recupero di aree dismesse di proprietà pubblica
Quindi, il credito d’imposta è concesso:
– alle persone fisiche, nei limiti del 20 % del reddito imponibile
– agli enti non commerciali, nei limiti del 20 % del reddito imponibile
– ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 10 per mille dei ricavi annui
Il credito d’imposta spettante è riconosciuto anche nel caso in cui le erogazioni liberali in denaro fatte per opere siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi.
Il credito d’imposta è diviso in tre quote annuali di pari importo, per i soggetti titolari di reddito d’impresa il credito d’imposta è utilizzabile mediante compensazione mediante quanto previsto dall’art.17 del dlgs n. 241/1997 e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Obbligo dei soggetti beneficiari (compresi i soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto degli interventi) è di:
– comunicare mensilmente al Ministero dell’Ambiente l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute nel mese di riferimento;
– provvedere a dare pubblica comunicazione di tale ammontare, nonché della destinazione e dell’utilizzo delle erogazioni stesse, tramite il proprio sito web istituzionale e in un apposito portale gestito dal medesimo Ministero.
Le disposizioni necessarie per l’attuazione del credito (nei limiti delle risorse disponibili pari a 1 milione di euro per l’anno 2019, 5 milioni di euro per l’anno 2020, 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021) sono previste da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Ambiente, di concerto con il Ministro dell’Economia, da adottare entro febbraio.