Il numero novembre 2019 del bollettino di informazione Sostanze chimiche – ambiente e salute del Ministero dell’Ambiente si è occupato di cosa sono i namonateriali, la loro applicazione e la normativa dopo la pubblicazione del Regolamento (UE) 2018/1881.
Infatti a partire dal 1° gennaio 2020 sarà vigente il Regolamento (UE) 2018/1881 del 3 dicembre 2018 che modifica il regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda gli allegati I, III, VI, VII, VIII, IX, X, XI e XII per ricomprendervi le nanoforme delle sostanze.
Gli adempimenti inerenti fabbricanti importatori e quindi le autorità competenti alla vigilanza interesseranno i parametri per la valutazione della sicurezza chimica, i requisiti per la registrazione delle sostanze e infine gli obblighi per la sicurezza degli utilizzatori a valle.
L’Istituto europea Echa ha già svolto l’aggiornamento di IUCLID (versione 6.4) e del manuale per i dossier di registrazione, pubblicando i pareri dei Comitati RAC e SEAC e annunciando la prossima revisione della Guida alla registrazione e all’identificazione delle sostanze.
Il documento del Ministero dell’Ambiente sintetizza cosa sono i nanomateriali, la loro applicazione industriale, i rischi e la valutazione.
La valutazione dei rischi riguarda l’esposizione sia dell’uomo che degli ambienti, degli organismi nella catena alimentare. In particolare l’attenzione è rivolta:
- “la rilevanza delle vie di esposizione per l’uomo e per l’ambiente;
- i sistemi di misura dell’esposizione;
- i meccanismi di traslocazione e la possibilità di degradazione delle nanoparticelle all’interno del corpo umano;
- i meccanismi di tossicità per l’uomo e per l’ambiente”.