Indagine conoscitiva Inail su vaccini sul lavoro e ruolo del Medico Competente

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L’INAIL ha affrontato il tema vaccini e lavoro all’interno della scheda pubblicata il 4 settembre 2019. Il documento ha presentato i dati di un’indagine conoscitiva condotta dal Dimelia sul ruolo dei Medici Competenti nella sensibilizzazione alla vaccinazione come strumento di prevenzione, sull’uso dei vaccini nella strategia generale di gestione della sicurezza in alcuni ambienti di lavoro.

Come noto i vaccini sono indispensabili per la prevenzione nelle mansioni a rischio esposizione ad agenti biologici, in alcuni casi e per alcuni ruoli obbligatoria. Per quanto concerne l’obbligatorietà o meno, devono essere indicati dal datore di lavoro o raccomandati dal Mc, che diviene quindi una figura fondamentale nell’informazione completa ed esaustiva sulla pratica vaccinale e per la sua implementazione.

L’INAIL ha proceduto con l’indagine in esame da dicembre 2017 a febbraio 2018, fornita online in autosomministrazione a un campione di 935 Mc. 289 i questionari raccolti e 258 quelli validi.

Gli esiti principali sono:

  • settori lavorativi più rappresentati: attività manifatturiere, costruzioni, trasporto e magazzinaggio;
  • servizi, commercio ingrosso/dettaglio, riparazione autoveicoli, motocicli;
  • rischio biologico 89,2% dei casi;
  • 95,4% dei Mc dichiara di disporre la vaccinazione come misura protettiva in particolar modo per Clostridium tetani e per il virus Epatite B (HBV);
  • 41,4% dei casi afferma di eseguire titolazione anticorporale prima della vaccinazione;
  • 40,7% esegue titolazione anticorporale prima e dopo, 11,7% non la somministra, 6,2% dopo;
  • nel 75,3% dei casi rifiuto del vaccino da parte di almeno un lavoratore.

Il 36,9% dei Medici Competenti hanno risposto che il vaccino dovrebbe essere obbligatorio per i lavoratori a rischio biologico, per il 33,9% il servizio dovrebbe essere gestito dalle Asl. Il 64,9% è estremamente d’accordo nel ritenere il vaccino opportunità per la tutela della salute del lavoratore.

Il 50% dei MC procede con vaccinazione antinfluenzale per sé e il 70% è molto favorevole al promuovere la vaccinazione tra gli operatori sanitari.