BONUS CARBURANTI, CHIARIMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

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Bonus carburanti per dipendenti del settore privato.

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 27/E del 14 luglio 2022, fornisce le istruzioni per l’erogazione dei buoni benzina per un ammontare massimo di euro 200 per lavoratore, così come previsto dall’articolo 2 del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 (cd. Decreto Ucraina) convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 2022, n. 512.

Al fine di contenere gli impatti economici dovuti all’aumento del prezzo dei carburanti, il decreto Ucraina ha prevista la possibilità per i datori di lavoro privati di erogare ai propri lavoratori dipendenti buoni benzina, o titoli analoghi, esclusi da imposizione fiscale, per un ammontare massimo di euro 200 per lavoratore.

TIPOLOGIA

Deve trattarsi di erogazioni in natura, mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, con esclusione di quelle in denaro. L’erogazione corrisposta dai datori di lavoro privati ai propri lavoratori dipendenti riguarda i rifornimenti di carburante per l’autotrazione come benzina, gasolio, GPL e metano, compresa la ricarica di veicoli elettrici.

ASPETTI FISCALI PER IL LAVORATORE

Il valore del buono o buoni, per l’anno 2022, non concorre alla formazione del reddito imponibile nel limite di euro 200 per lavoratore.

MODALITÀ DI EROGAZIONE

L’Agenzia delle Entrate precisa che i buoni carburante possono essere corrisposti dal datore di lavoro anche ad personam (non solo alla generalità dei dipendenti o a categorie omogenee) e senza necessità di preventivi accordi contrattuali.

TEMPISTICA

È possibile erogare i buoni carburante fino al 12 gennaio 2023 beneficiando della relativa agevolazione valida per il periodo d’imposta 2022, fermo restando che i lavoratori dipendenti potranno utilizzarli anche successivamente.

ASPETTI FISCALI PER IL DATORE DI LAVORO

Il costo connesso all’acquisto dei buoni carburante è interamente deducibile dal reddito d’impresa, sempreché l’erogazione di tali buoni sia, comunque, riconducibile al rapporto di lavoro e, per tale motivo, il relativo costo possa qualificarsi come inerente.